“Vorremmo dare ai ragazzini dei nostri caseggiati una opportunità in più rispetto a quella che abbiamo avuto noi. Siamo disponibili a prenderci un pezzo di responsabilità nei confronti dei più piccoli”
Rondodasosa e Sacky riguardo l’apertura di un centro per i giovani.
Queste sono le parole di Rondodasosa e Sacky, che sembrano avere tutta l’intenzione di creare un centro di aggregazione giovanile; l’obiettivo è che gli adolescenti lo frequentino, nella speranza che passino sempre meno tempo in strada.
La scorsa settimana il cappellano del carcere minorile Beccaria Don Claudio Burgio ha accompagnato i due rapper dal sindaco di Milano, Beppe Sala, con l’intento di conoscersi e di cercare di tracciare insieme un percorso, soprattutto alla luce dei recenti scandali mediatici che hanno coinvolto la zona di San Siro.
«La nostra idea è creare un centro di aggregazione giovanile, visto che nel quartiere non ne esiste neanche uno. Lo promuoveremmo in modo che gli adolescenti lo frequentino, invece che stare tutto il giorno soltanto in strada».
Rondodasosa e Sacky riguardo l’apertura di un centro per i giovani.
Si cerca quindi un luogo adatto e finanziamenti, entrambi nella speranza che vengano individuati il prima possibile. Si parla ad esempio degli spazi Aler inutilizzati in zona, in particolare dell’ex asilo di via Zamagna, vuoto da trent’anni: Rondo e Sacky sognano un laboratorio di musica rap, corsi di video-making, una palestra dove fare boxe “educativa” e un campetto da calcio e basket dove organizzare tornei.
Rondodasosa e Sacky sanno di aver sbagliato in passato: ora provano a non far commettere gli stessi errori ai ragazzi più piccoli.